Essere tanto bravi a spiegare e non riuscire a parlare nei momenti cruciali, col cervello e gli organi fonatori paralizzati. Davanti a lui che quasi non si trovava tra lenzuola e guanciale, tanto era pallido e sfinito, mentre alle nostre spalle, in fondo al corridoio, si splancavano l’acciaio e il gelo della sala operatoria, dove si sarebbe giocato il tutto per tutto. Poi, chissà come, pensare a quelle cellule barbare che attaccavano le vitali, e a un film molto amato.
-E’ la tua battaglia. Forza e onore-
Come qui:
E subito il guizzo negli occhi di lui, che si raddrizza nel letto, sorridendo ripete Forza e onore.
Forse un po’ sciocco, ma ha funzionato.
E poi, durante la terapia che è seguita, scoprire così tante cose che ancora ne sono sopraffatta e quasi soffoco di gratitudine.